Sono stati appena pubblicati i dati dell’osservatorio periodico che ilCrif realizza sul mercato dei mutui e una delle notizie migliori è che, nel corso del terzo trimestre 2014, gli spread applicati dagli Istituti di credito alle concessioni di mutuo ai privati sono scesi ancora.
Per quello che riguarda, ad esempio, il finanziamento a tasso variabile, lo spread è ormai assestato al di sotto del 2%, con un importo medio pari all’1,95%, in calo di 0,65 punti percentuali da gennaio 2014. Scorrendo i dati del Crif appare evidente anche come abbia ripreso vigore la surroga che, oramai, è giunta ad avere dei differenziali di spread molto simili, se non assolutamente identici in molti casi, a quelli applicati alle concessioni di mutuo per l’acquisto casa. Nel corso del trimestre appena concluso, le surroghe hanno rappresentato addirittura un quarto dei nuovi mutui richiesti in Italia ed oltre un quinto (21%) di quelli effettivamente concessi. Tutto rose e fiori dunque? No, il mercato immobiliare ancora stenta a riprendersi e se si guarda ai dati legati alle compravendite, le case vendute nel terzo trimestre del 2014 sono state circa l’1% in meno rispetto a quelle che avevano cambiato proprietario fra luglio e settembre 2013, ma se i dati del terzo trimestre 2014 vengono messi a confronto con quelli del primo semeste dello stesso anno questa volta le vendite sono state più numerose, nella misura dell’1,4%. Paradossalmente, però, i prezzi degli immobili non soo scesi quando avrebbero dovuto o, almeno, quanto i consumatori avrebbero sperato ed è proprio il costo del mattone, e non la possibilità di ottenere un mutuo, che sta frenando il settore.
fonte immobiliare.it uscita del 5 Novembre 2014