Agenti immobiliari in nero, le multe sono raddoppiate

Sono almeno alcune decine gli agenti immobiliari abusivi che vendono alloggi in nero in Alto Adige. Con la conseguenza che chi compra da loro non è assicurato e rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano se la transazione non va a buon fine.

Certo, la difficoltà sta nel coglierli sul fatto, ma la Fiaip – la federazione italiana agenti immobiliari professionali – nel 2014 non è stata con le mani in mano. «Siamo riusciti – commenta il presidente regionale Carlo Perseghin – a cogliere sul fatto 16 presunti mediatori che non avevano alcun titolo per vendere appartamenti. Per loro la sanzione è salata e va da 7.500 a 15 mila euro l’uno». Anche in questo bisogna fare una distinzione, perché non si tratta di “finti agenti” con le stesse caratteristiche.

«Ci sono – continua Perseghin – coloro che lo fanno come secondo lavoro, con il preciso obiettivo di integrare il reddito e forse anche per questo è più difficile coglierli sul fatto. Ma ci sono anche i cosiddetti venditori seriali, che operano all’interno di agenzie strutturate ma non hanno i requisiti per trattare le vendite».

La Fiaip tiene molto a sottolineare questi aspetti anche per una questione di tutela nei confronti dei consumatori. Chi acquista da un venditore abusivo, infatti, rischia tutto il capitale investito, mentre se – al contrario – si fa parte attiva e denuncia i finti agenti immobiliari ha diritto persino alla restituzione della somma versata in nero. I controlli, in ogni caso, ci sono. La titolarità degli stessi è in capo all’ufficio qualifiche professionali della Camera di Commercio, a cui ci può rivolgere in qualsiasi momento per segnalare posizioni ritenute anomale o quantomeno dubbie.

Di sicuro da un anno all’altro c’è stato un ulteriore giro di vite per stroncare sul nascere i possibili abusi, più frequenti durante la crisi. Mentre le sanzioni nel 2013 sono state solamente otto, quest’anno sono raddoppiate. «Abbiamo sposato – prosegue Perseghin – la linea della tolleranza zero per chi fa il furbo».

Il settore immobiliare in Alto Adige resta in ogni caso particolarmente florido, prova ne sia che le imprese con attività di mediazione abilitate, e quindi iscritte al registro, sono 229. A breve saranno presentati i nuovi tesserini. «Aderire ad un’associazione di categoria come Fiaip – conclude Perseghin – non è obbligatorio, ma comporta l’accettazione di codici deontologici di comportamento. Gli agenti immobiliari iscritti, ad esempio, sono obbligati ad avere una polizza assicurativa a copertura dell’attività professionale per garantire la clientela da eventuali errori nello svolgimento della propria attività». Di più: se qualcuno ha un dubbio sul fatto che un venditore sia iscritto o meno al registro può chiedere personalmente informazioni alla Camera di Commercio, perché il dato non è certo sensibile. Anzi, è liberamente consultabile. Occhio, dunque, alle fregature. «La raccomandazione che facciamo – spiega Georg Tiefenbrunner della Camera di Commercio – a chi vende o acquista un immobile un’azienda o comunque un diritto reale è di affidarsi esclusivamente a personale iscritto per l’attività svolta presso la Camera di Commercio».

fonte altoadige.it uscita del 5 Dicembre 2014

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