I prezzi dell’usato in Italia hanno rallentato la discesa dopo la primavera con un lieve calo pari allo 0,6%, che fissa il prezzo medio delle abitazioni a 2.048 euro/m². Nel computo annuale invece si registra un lieve incremento, pari allo 0,4% rispetto ai valori di 12 mesi fa. Sono i dati dell’Ufficio studi idealista, che ha analizzato l’andamento dei prezzi di 250.421 abitazioni di seconda mano pubblicati su idealista tra il 1° aprile e il 30 giugno del 2015.
In questa rilevazione passano da 3 a 6 le regioni in terreno positivo, altre due vedono prezzi invariati rispetto a tre mesi fa, mentre 14 registrano riduzioni. Sono 71 le province e 20 le città che archiviano il periodo in questione con variazioni positive.
I principali capoluoghi italiani marcano ancora una chiara tendenza negativa con ribassi che vanno dal 3,7% di Bari all’1% di Roma. Lungo la curva discendente incontriamo anche Palermo (-3,2%), Torino (-3,1%), Genova (-2,8%), Cagliari (-1,4%), Firenze (-1,4%) e Venezia (-1,1%).Uniche eccezioni del trimestre Napoli (3,9%), Bologna (0,6%) e Milano (0,4%), dove i prezzi hanno ripreso a salire.
Tra i grandi mercati Milano è il più stabile, con oscillazioni minime da un anno a questa parte; questo trimestre si è chiuso con un lieve recupero, che riduce lo scarto negativo rispetto ai valori dello stesso periodo dell’anno scorso allo 0,3%. Oggi il valore medio per le quattro mura a Milano è di 3.426 euro al metro quadro, con una discesa accumulata dal capoluogo meneghino del 19,8% dal 2007 ad oggi.
Roma termina il secondo quarto dell’anno con una discesa dei prezzi delle case di seconda mano nell’ordine dell’1%, lo stesso scarto registrato nel computo annuale. I valori immobiliari della Capitale si attestano a 3.558 euro al metro quadro, secondi solo a Venezia nella graduatoria delle città più care, pur avendo accumulato un calo del 22,1% rispetto al 2007.
Napoli segna la performance migliore del periodo oggetto di analisi a livello nazionale, con un balzo del 3,9% che fissa il valore degli immobili a 2.949 euro al metro quadro. Dal 2007 a oggi il calo dei prezzi nel capoluogo campano è del 13,2%, in controtendenza nell’ultimo anno (2,4%), ma il dato maschera una domanda comunque fiacca in città, dove è aumentata in maniera consistente l’offerta nei quartieri di fascia alta, quelli che tengono meglio il loro valore di mercato.
Sono 20 le città capoluogo su 80 monitorate che chiudono questo trimestre in terreno positivo anche se nella metà dei casi si tratta di rimbalzi inferiori all’1 per cento. Le più rivalutate del periodo sono Pistoia e Napoli, entrambe con variazione positive del 3,9%; all’opposto i tonfi maggiori spettano a Caltanissetta (-6,4%), Bolzano (-5,9%) e Cremona (-5,8%). Sul fronte dei prezzi le città più care sono Venezia (4.430 euro/m²), Roma (3.558 euro/m²) e Siena (3.445 euro/m²), che scalza Firenze dal podio. Dal lato opposto della tavola troviamo Biella, sempre più fanalino di coda con prezzi che si attestano ora a 829 euro al metro quadro. Il centro piemontese precede Lanusei e Caltanissetta a 849 euro.
fonte idealista.it uscita del 2 Luglio 2015