Chi esita ancora a compiere il grande passo e acquistare casa dovrebbe decidersi. Perché adesso è il momento di approfittare di una serie di congiunture positive che possono rendere l’investimento più accessibile di quanto non lo fosse poco tempo fa.
Partiamo dai mutui. Sono stati uno dei motori del mercato immobiliare, avvicinando i volumi di vendita al periodo pre-crisi. Come abbiamo avuto modo di scrivere in “I mutui più convenienti di maggio”, le maggiori opportunità per gli acquirenti sono date da un tasso medio sui finanziamenti che secondo l’ultimo rapporto dell’ABI si è attestato sul 2,13%, molto vicino al minimo storico rilevato a dicembre 2016 (2,02%).
La legge consente anche una serie di agevolazioni sul mutuo: non solo gli interessi passivi, ma anche le spese sostenute per stipulare il contratto (es. la commissione per l’intermediazione), gli oneri fiscali (l’imposta per l’iscrizione/cancellazione dell’ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato), le spese di istruttoria, l’onorario corrisposto al notaio e la perizia tecnica. Il contribuente che ha stipulato un contratto di mutuo ipotecario per acquistare, costruire o ristrutturare l’abitazione principale, ha diritto alle agevolazioni anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare come ad esempio il coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado.
La norma riconosce la detrazione degli interessi passivi a queste condizioni:
– il mutuo deve essere stipulato nei dodici mesi antecedenti o successivi all’acquisto stesso;
– il contribuente deve essere residente in Italia o in uno Stato membro della comunità Europea.
Ulteriore condizione è che entro un anno dall’acquisto, l’immobile sia destinato dall’acquirente ad abitazione principale, intesa come dimora abituale dello stesso o dei suoi familiari, mentre il mancato utilizzo a questo scopo causa la decadenza dai benefici.
La detrazione sugli interessi passivi del mutuo e sugli oneri accessori nella dichiarazione dei redditi – sul 730 o mediante modello Unico 2017 è – è pari al 19% e spetta per un importo massimo di 4.000 euro. Se il mutuo è cointestato, ovvero se è intestato a più persone, ogni contraente ha diritto a fruire della detrazione, solo per la propria quota di interessi.
In sintesi, la detrazione potrà avere un importo massimo di 760 euro (19% di 4.000 euro) e potrà dedursi dalle seguenti voci:
– gli interessi passivi;
– gli oneri accessori relativi al contratto di mutuo per il capitale preso a prestito;
– le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.
Ma cosa si intende per oneri accessori relativi al contratto di mutuo? Vediamo in sintesi.
– L’onorario del notaio relativo alla stipula del contratto di mutuo;
– la commissione alla banca per l’attività di intermediazione;
– le spese di istruttoria e perizia tecnica;
– gli oneri fiscali (compresa iscrizione/cancellazione di ipoteca, imposta sostitutiva sul capitale prestato);
– la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti;
– la penalità anticipata in caso di estinzione del mutuo;
– maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni di cambio relative a mutui stipulati in valuta estera.
Ai fini della detrazione sono necessari la copia del contratto di mutuo, la copia dell’atto di compravendita dell’immobile, gli oneri accessori sostenuti, le quietanze di pagamento degli interessi passivi e relativi oneri accessori e quote di rivalutazione.
Ricordiamo che le detrazioni sugli interessi passivi e oneri accessori non sono le uniche agevolazioni per chi acquista una prima casa. Esistono infatti altri benefici messi in atto dal Governo per alleggerire la spesa di chi acquista, che in qualche modo hanno la finalità di restituire alla casa quel valore che sembrava ormai perduto di investimento sicuro, un impegno importante senza tuttavia trasformarsi in un salasso per i suoi proprietari. In “Benefici e agevolazioni: cosa c’è da sapere prima di acquistare casa” scriviamo del regime fiscale agevolato che consente di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute, tanto che se si acquista la casa dal costruttore si pagherà l’Iva ridotta al 4% anziché al 10% previsto nel regime ordinario e le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna. Se invece si acquista da un privato o da una società diversa dall’impresa costruttrice, l’imposta di registro avrà l’aliquota ridotta al 2%, l’imposta ipotecaria in misura fissa pari a 200 euro e l’imposta catastale anche questa in misura fissa pari a 200 euro.
Un ultimo suggerimento per risparmiare è cercare il mutuo più adatto alle proprie esigenze di spesa.Comparare è quello che serve e lo strumento più facile ed efficiente è MutuiOnline.it: in pochi minuti e in maniera spedita è possibile conoscere la soluzione di finanziamento ogni giorno più conveniente sul mercato.
FONTE MUTUI ONLINE 9 GIUGNO 2017