Mutui: dallo stop ai pignoramenti alle valutazioni immobiliari standard, nuove importanti tutele per i consumatori

Il 6 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega che recepisce la direttiva europea 2014/17, la cosiddetta Mortgage credite directive. Tante le novità contenute nel testo, tra cui l’introduzione di un “periodo di riflessione” prima della stipula del contratto, criteri più uniformi per le valutazioni immobiliari e termini di tolleranza più ampi prima di procedere al pignoramento.

  1. Valutazioni immobiliari standard – Per uniformare la determinazione del valore delle abitazioni ai fini della concessione di un mutuo si dovrà introdurre un metodo standard di valutazione immobiliare. Sarà compito dell’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate valutare la corretta applicazione di questo metodo
  2. Periodo di riflessione prima della stipula del contratto:. Prima della stipula definitiva del contratto è prevista una pausa di riflessione di sette giorni durante la quale il mutuatario potrà valutare le diverse offerte presenti sul mercato, i diversi aspetti del finanziamento prima di decidere se siglare o meno il contratto di mutuo
  3. Obbligi consulenti finanziari – I consulenti finanziari non potranno ricevere commissioni per il proprio servizio di consulenza e dovranno informare i consumatori sulla capacità di sostenere il pagamento delle rate nel tempo e sui rischi legati al mutuo
  4. Più tolleranza prima dei pignoramenti- Si tratta di uno dei capitoli più interessanti della nuova direttiva. Impone alle banche di esercitare un ragionevole grado di tolleranza prima di dare avvio a pignoramenti ed esecuzioni forzate su immobili su cui grava un’ipoteca. Inoltre viene stabilità l’esdebitazione in seguito della vendita all’asta: se in seguito all’esecuzione forzata dell’immobile rimane una parte del credito in capo alla banca, questo credito può essere cancellato
  5. Passaporto europeo – Consente agli intermediari del credito di operare nei paesi dell’Unione in virtù di un’abilitazione concessa dall’autorità competente dello stato di origine. Questo potrebbe portare a una maggiore concorrenza all’interno del mercato dei mutui
  6. Nessuna spesa per l’estenzione anticipata del mutuo – Come già confermato dal governo, la banca non potrà applicare spese, commissioni, indennità o oneri per l’estenzione anticipata del debito.

fonte idealista.it Uscita del 17 novembre 2015

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