Le buone condizioni riservate oggi a chi chiede un mutuo stanno spingendo verso l’altro la domanda e le erogazioni dei finanziamenti per l’acquisto della casa, anche se il meccanismo della surroga la fa ancora da padrone nel quadro complessivo di questo mercato. A dirlo è l’ultimo Osservatorio sui mutui dei portali Mutui.it eFacile.it: secondo le stime dei due portali nei sei mesi appena trascorsi il finanziamento medio concesso a chi ha fatto domanda di mutuo è stato pari a 123.000 euro. In percentuali, siamo ad un +2,4% rispetto a sei mesi fa e +8% rispetto a 12 mesi fa.
Domanda ed erogazioni si incontrano
I due portali hanno analizzato tanto le domande di mutuo (circa diecimila) quanto le erogazioni (oltre un migliaio) registrate nel periodo 1 maggio-31 ottobre 2015. Ebbene, il confronto tra i due prospetti rivela un sostanziale livellamento tra la somma richiesta e quella che si riesce effettivamente a ricevere dalle banche. Ciò avviene perché da un lato gli italiani sono più esperti in materia, e – dopo mesi di sofferenza del comparto – sanno chiedere la somma più in linea con il loro profilo creditizio; dall’altro le banche sono più disponibili a concedere i prestiti, grazie alle politiche messe in essere dalla BCE da gennaio ad oggi. Questa concomitanza di fattori ha permesso, per la prima volta, di colmare questo divario – che in passato era di oltre il 20%.
Parallelamente, un altro fenomeno interessante è la crescita del cosiddetto loan to value, vale a dire la percentuale erogata in rapporto a quanto vale l’immobile: siamo al 56,4% (un anno fa eravamo sotto il 50%). Stabili, invece, sia la durata del mutuo erogato (21 anni), sia l’età media del mutuatario (40 anni).
Il tasso più amato, al momento, è quello fisso, richiesto dal 64,3% dei mutuatari, mentre il variabile si ferma al 32%. Difficile contestare questo trend, visti i tassi d’interesse ai minimi storici, che danno la possibilità di congelare la rata per tutta la durata del mutuo.
Si spiega alla stessa maniera il boom della surroga, la finalità più ricorrente (rappresenta il 59% di tutte le erogazioni): vi ricorrono, al momento, soprattutto cittadini che hanno sottoscritto mutui poco tempo fa, con tassi ben più onerosi. In aumento da mesi, le erogazioni di questo tipo sono cresciute ulteriormente del 96% in sei mesi. Si assiste, addirittura, al fenomeno di una domanda di “surroga di surroga”, vale a dire la richiesta di sostituire finanziamenti già rinegoziati almeno una volta in passato.
A seguire, tra le finalità più ricorrenti i (redivivi) mutui prima casa (il 29% delle erogazioni).
Il mutuo prima casa
Questo il quadro di richieste ed erogazioni in linea generale. Se isoliamo, invece, solo i finanziamenti per l’acquisto della prima casa leggiamo comunque dati positivi, ma meno emblematici dei numeri delle surroghe. Anche in questo caso la domanda è in crescita, così come le erogazioni dei crediti (+11% in sei mesi). È rimasto stabile, invece, l’importo medio erogato (circa 125.000 euro). Viene segnalata l’esistenza un leggero divario tra gli importi medi richiesti e quelli erogati (1,4% di differenza), mentre è aumentata la percentuale finanziata: il loan to value per chi compra la prima casa è del 66%. Una percentuale lontana dai mutui finanziati al 100% negli anni precedenti allo scoppio della crisi immobiliare, ma sicuramente una percentuale che offre molti spiragli per credere nella ripresa del mercato del mattone.
fonte immobiliare.it uscita del 27 Novembre 2015