Novità sulla tassa di successione: aumenti in arrivo

La notizia era nell’aria già da tempo, ma sembra che adesso il governo abbia ripreso i lavori per inasprire le tasse di successione e donazione. La riforma prevede una diminuzione delle franchigie (ovvero le soglie esenti dalla tassazione) e un aumento delle aliquote per tutti i contribuenti, anche se ad ereditare è il figlio o il coniuge. Ma vediamo quali sono le novità

Aliquote e franchigie tasse successione

La riforma in cantiere prevede un aumento delle aliquote attuali e in particolare

  • 7% : per il coniuge e i parenti in linea retta (genitori e figli), con una franchigia massima di 400mila euro (il tributo si paga sul valore che eccede questa soglia). Attualmente l’aliquota è al 4% e la franchigia a un milione di euro.
  • 8% per i fratelli, con una franchigia di 100.000 euro contro l’aliquota attuale del 6%
  • 10%, senza franchiglia, per i parenti fino al quarto grado se affini in linea retta, al terzo grado per gli affini in linea collaterale. Attualmente la franchigia è del 6%
  • 15% senza franchiglia per gli altri soggetti, ora la franchiglia è pari all’8%

Se il valore del bene supera i 5 milioni di  euro, si va incontro ad un inasprimento delle aliquote.

  • 21% per coniuge, genitori e figli
  • 24% per fratelli e sorelle
  • 30% per tutti gli altri parenti fino al 4%
  • 45% per gli altri soggetti

Valore patrimonio immobiliare

Nel caso di immobili, il valore degli stessi si calcola rivalutando la rendita catastale del 5%, e applicando uno dei seguenti coefficienti.

  • 110 per la prima casa
  • 120, per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (esclusi A/10 e C/1)
  • 140, per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B
  • 60, per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D
  • 40,8 per fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E
  • per i terreni non edificati, il valore si calcola moltiplicando per 90 il reddito dominicale rivalutato del 25%

Imposte successione immobili

Per quanto riguarda le imposte di registo e catastale, almeno per il momento, non sono previsi aumenti. È comunque importante sapere che, mentre la dichiarazione di successione deve essere presentata entro un anno dal decesso, e la relativa imposta è liquidata dall’Agenzia delle Entrate entro 3 anni, le imposte ipotecarie e catastali devono essere versate prima della dichiarazione.

 

fonte idealista.it uscita del 23 febbraio 2016

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