Dopo il servizio andato in onda su Striscia la Notizia per quanto riguarda i presunti premi produzione dei dirigenti dell’agenzia delle entrate in merito al riclassamento degli immobili, secondo fonti legali, l’Agenzia delle Entrate è tenuta ad indicare il valore degli immobili simili nella stessa zona della casa riclassata.
Ogni volta che l’Agenzia delle Entrate intende rivedere il valore catastale di un immobile, deve motivare tale scelta; il che, di norma, avviene sulla base della comparazione con altre abitazioni collocate nella stessa zona e aventi la medesima destinazione.
L’Agenzia delle Entrate categoricamente non può riclassare il valore di un immobile sulla base di motivazioni vaghe che abbiano, come riferimento comparativo, un generico rinvio a strutture similari nella stessa zona territoriale interessata. Al contrario si deve specificare chiaramente quali siano queste unità sulle quali viene effettuato il confronto già al momento dell’invio dell’atto di riclassamento al contribuente, né potrebbe quindi riservarsi di farlo in un frangente successivo, come ad esempio nel caso (peraltro non scontato) in cui il soggetto accertato faccia ricorso al giudice. Un principio estremamente interessante, che mette al riparo i proprietari di immobili da abusi o da accertamenti privi di alcun fondamento.
secondo fonti legali, l’Agenzia delle Entrate è tenuta ad indicare il valore degli immobili simili nella stessa zona della casa riclassata.
Ogni volta che l’Agenzia delle Entrate intende rivedere il valore catastale di un immobile, deve motivare tale scelta; il che, di norma, avviene sulla base della comparazione con altre abitazioni collocate nella stessa zona e aventi la medesima destinazione.
L’Agenzia delle Entrate categoricamente non può riclassare il valore di un immobile sulla base di motivazioni vaghe che abbiano, come riferimento comparativo, un generico rinvio a strutture similari nella stessa zona territoriale interessata. Al contrario si deve specificare chiaramente quali siano queste unità sulle quali viene effettuato il confronto già al momento dell’invio dell’atto di riclassamento al contribuente, né potrebbe quindi riservarsi di farlo in un frangente successivo, come ad esempio nel caso (peraltro non scontato) in cui il soggetto accertato faccia ricorso al giudice. Un principio estremamente interessante, che mette al riparo i proprietari di immobili da abusi o da accertamenti privi di alcun fondamento.
fonte redazione crossimmobiliare.com uscita del 18 Aprile 2016