Grazie anche, o soprattutto, alle manovre messe in atto dalla Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi i tassi di interesse applicati ai mutui sono scesi notevolmente. Questo ha comportato notevoli vantaggi per i consumatori, tanto per quelli che già avevano ottenuto un mutuo e magari lo hanno potuto surrogare o sostituire con un altro più conveniente (570.000 individui lo hanno fatto nel solo 2015 secondo un’indagine condotta dall’istituto mUp Research per il comparatore Facile.it), sia per chi, invece, il mutuo lo voleva chiedere per la prima volta. Senza dubbio, però, quello che si vuole fare nel Regno Unito è un livello di allargamento delle maglie di concessione di questo tipo di finanziamento che potrebbe rivelarsi tutt’altro che positivo. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ANSA, la Nationwide, un’importante azienda di costruzioni operante in Inghilterra, ha intenzione di innalzare ad 85 anni la soglia di età valida per restituire il finanziamento ottenuto dalle banche per acquistare casa. In Italia, per fare un paragone, la quasi totalità degli Istituti di credito non acconsente ad erogare un mutuo se che chi firma la domanda, anche come garante, supera gli 80 anni di età alla fine del piano di restituzione.
Fin troppo facile prevedere la tempesta di commenti, a favore e contro la proposta, innalzatasi dai quattro angoli del Regno Unito non appena si è diffusa la notizia. Se da un lato c’è chi accusa l’azienda di voler illudere i consumatori e metterli in una situazione economica di difficile sostenibilità solo per ingaggiare coi propri concorrenti una lotta all’ultimo annuncio sensazionalistico, dall’altro c’è chi plaude all’idea definendola un ottimo modo per supportare il settore dell’edilizia, da sempre, e non solo in questa parte del mondo, pilastro fondamentale dell’economia nazionale.
fonte immobiliare.it uscita del 19 Maggio 2016