In questo primo semestre del 2014 aumenta, anche se di poco, l’interesse nei confronti della casa, anche solo come investimento. Nonostante ciò gli operatori non sono ancora del tutto sicuri della ripresa.
Lo ha rilevato il “Sentiment del mercato immobiliare” , l’Osservatorio basato sull’indagine qualitativa elaborata dall’Università degli Studi di Parma in collaborazione con Sorgente Group Spa e Federimmobiliare, che intervista quasi 200 operatori del settore immobiliare: ebbene, più di 8 su dieci ritengono che nei prossimi dodici mesi il settore potrà migliorare o rimanere stabile, a fronte di un residuale 14,85% del campione che pensa a un peggioramento.
Dall’indagine emerge però che non tutti i settori del real estate sono da valutare sotto la stessa lente. L’indice nei primi quattro mesi dell’anno si è infatti fermato a 17,95 da 18,18 dello scorso quadrimestre, dopo due anni di leggera, ma costante crescita. Ciò che determina la flessione è probabilmente l’incertezza delle normative amministrative e tributarie in materia immobiliare. Inoltre, se è vero che si percepisce un nuovo impulso del mercato dei mutui retail, interrogato sulla nuova politica di apertura delle banche all’erogazione di mutui per la casa, il 62,26% degli intervistati non ritiene che questo possa essere un fattore incentivante per la vendita di un numero maggiore di abitazioni. Il comparto residenziale, a ogni modo, viene indicato come quello che per primo potrebbe essere oggetto di recupero, seguito dagli uffici: lo pensa il 53% circa degli intervistati. Rimane la difficoltà per gli immobili industriali, riflesso della crisi più generale. Proprio case e uffici, con la ripresa economica, potrebbero tuttavia contribuire a rendere migliore e duraturo il trend positivo del comparto immobiliare.
FONTE: INFOBULID.IT