Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: è questa la metafora che richiamiamo immediatamente leggendo i numeri emersi dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano di Immobiliare.it e relativi al primo semestre 2014. I numeri hanno ancora il segno negativo, ma rispetto al passato è possibile scorgere i sintomi di un miglioramento. Vediamo insieme le rilevazioni più significative del report.
Prezzi in calo, soprattutto al Centro
Se il 2013 si era chiuso con un calo del 6,6% del prezzo medio al metro quadro degli immobili in vendita in Italia, il primo semestre 2014 registra, da gennaio a giugno, il -1,8%: un nuovo calo, dunque, ma meno drastico che in passato. Il ridimensionamento dei prezzi non è però uniforme su tutto il territorio nazionale: se a Nord e a Sud i cali sono rispettivamente dello 0,5% e dell’1,0%, è il Centro Italia a registrare la performance peggiore, con un calo semestrale del 4,1%.
In numeri: a giugno 2014 il prezzo medio a cui vengono messi in vendita gli immobili residenziali è pari a 2.250 € per metro quadro. Questa cifra diventa 2.261 €/mq al Nord, 2.648 €/mq al Centro e 1.969 €/mq al Sud.
A differenza di quanto avvenuto nel secondo semestre del 2013, il 2014 si apre all’insegna di un calo più contenuto nelle città più grandi, con oltre 250.000 abitanti: queste registrano, in media, una contrazione dell’1,4%, contro il -1,8% delle città di minori dimensioni.
Numeri piccoli, questi, che fanno ben sperare; dopo tutto il settore dei mutui ha mostrato segnali incoraggianti, visto che crescono sia le domande, sia le erogazioni. È vero, però, che questa voglia di comprare casa non fa certo il paio con l’aumento dei salari. Questi restano uguali, e i prezzi degli immobili non possono certo crescere.
Affitti e vendita, cresce l’offerta
Se i prezzi del mattone calano l’offerta sale, sia se parliamo di appartamenti in locazione, sia se consideriamo gli immobili in vendita: nel primo semestre del 2014 gli indici sono cresciuti rispettivamente dell’1,0% e del 3,4%, confermando la presenza maggiore sul mercato di immobili in vendita rispetto a quelli da dare in affitto. L’italiano medio, lo sappiamo, è storicamente poco propenso a mettere in affitto i beni immobili che possiede, preferendo, in caso di necessità, l’opzione della vendita.
Le città più care d’Italia
Ma dove costa di più comprare casa? I numeri dell’Osservatorio Immobiliare non riservano grandi sorprese: anche se i prezzi scendono, la città capoluogo di regione più cara resta Roma, con 3.681 euro al metro quadro (-5,5% nel primo semestre, -8,6% rispetto a giugno 2013). La segue Firenze, stabile a 3.677 euro al metro quadro (-0,2% nei sei mesi, -3,1% nei 12) e, in terza posizione, Milano che arriva a 3.585 euro al metro quadro registrando una leggera crescita dei prezzi nell’ultimo semestre (+0,3%). Nella coda della classifica resta Catanzaro (1.254€ al mq, in flessione del 4,7% nel primo semestre 2014), seguita da Perugia (1.504€/mq, con prezzi in calo dell’8,0%nel primo semestre).
Il capoluogo di regione che, da dicembre a giugno 2014, ha subito la contrazione maggiore dei prezzi è L’Aquila (-10,2%), mentre confrontando i prezzi al metro quadro con quelli rilevati a giugno 2013 è Venezia a perdere più di tutte (-14,3%). La città con la performance migliore è, invece, Trieste, che cresce del 3,9%.
fonte immobiliare.it uscita del 19 Settembre 2014